Carenze didattiche. E' questo ciò che contestano i genitori dei 13 bambini della prima elementare di una scuola di San Marco d'Alunzio. Per questo motivo dall'inizio di febbraio non mandano i propri figli a scuola e, a proprie spese, per non far perdere loro preziosi giorni di scuola, si sono rivolti a due insegnanti che assistono gli alunni nei locali del convento. "Le prime avvisaglie che qualcosa non andava - dicono ora i genitori -le avevamo avvertite già poco dopo l'inzio anno: i bambini hanno riferito di episodi di disagio confermati poi da una verifica attraverso i quaderni o soltanto facendoci raccontare come avevano trascorso le ore di lezione. Il risultato è stato univoco: gravi carenze didattiche." I genitori si sono allora rivolti alla dirigente scolastica, la dottoressa Maria Mirabile Russo, al Ministero della Pubblica istruzione, alla direzione scolastica regionale, alla Procura della Repubblica di Patti ed alla Procura dei minori. Sono seguiti incontri con le famiglie, perfino l'intervento dell'Amministrazione comunale che sollecitava provvedimenti urgenti. La direttrice ha, tra l'altro, subito informato gli organismi provinciali e chiesto un'ispezione, attualmente in corso, ed una visita medico-collegiale per l'insegnante. Adesso si attende di sapere quali saranno i risultati: se quanto lamentato dai genitori sarà riscontrato e quali saranno le decisioni sulla complessa vicenda. Intanto i bambini continuano a non andare a scuola ma frequentano "regolarmente" le lezioni private.
Carenze didattiche. E' questo ciò che contestano i genitori dei 13 bambini della prima elementare di una scuola di San Marco d'Alunzio. Per questo motivo dall'inizio di febbraio non mandano i propri figli a scuola e, a proprie spese, per non far perdere loro preziosi giorni di scuola, si sono rivolti a due insegnanti che assistono gli alunni nei locali del convento. "Le prime avvisaglie che qualcosa non andava - dicono ora i genitori -le avevamo avvertite già poco dopo l'inzio anno: i bambini hanno riferito di episodi di disagio confermati poi da una verifica attraverso i quaderni o soltanto facendoci raccontare come avevano trascorso le ore di lezione. Il risultato è stato univoco: gravi carenze didattiche." I genitori si sono allora rivolti alla dirigente scolastica, la dottoressa Maria Mirabile Russo, al Ministero della Pubblica istruzione, alla direzione scolastica regionale, alla Procura della Repubblica di Patti ed alla Procura dei minori. Sono seguiti incontri con le famiglie, perfino l'intervento dell'Amministrazione comunale che sollecitava provvedimenti urgenti. La direttrice ha, tra l'altro, subito informato gli organismi provinciali e chiesto un'ispezione, attualmente in corso, ed una visita medico-collegiale per l'insegnante. Adesso si attende di sapere quali saranno i risultati: se quanto lamentato dai genitori sarà riscontrato e quali saranno le decisioni sulla complessa vicenda. Intanto i bambini continuano a non andare a scuola ma frequentano "regolarmente" le lezioni private.
