Da qualche giorno è diventata di dominio pubblico la paventata chiusura dell’Hotel Roma Palace per fare posto ad una struttura sanitaria privata. Pur riconoscendo le finalità assistenziali e terapeutiche della residenza sanitaria assistita ed il diritto dei disabili a fruire di un’assistenza qualificata diffidiamo l’Amministrazione comunale di Sant'Agata Militello dal concedere il richiesto cambio di destinazione d’uso dell’albergo precisando sin d’ora che se ciò dovesse accadere impugneremo nei modi e nelle forme previste dalle vigenti leggi il provvedimento autorizzativo. Riteniamo scellerata l’eventuale scelta di chiudere una delle due strutture recettive funzionanti con la conseguente perdita di oltre il 50% dei posti letto attualmente disponibili e nello stesso tempo ipotizzare un progetto sostenibile di futuro turistico per la città. Invece di potenziare la recettività alberghiera si va in controtendenza e si chiudono le strutture esistenti. Ed i turisti dove andranno ad alloggiare? Chiediamo al Sindaco di rigettare l’istanza della ditta “Salutaria” invitandola a trovare altre soluzioni, ma, nel contempo, ribadiamo la necessità di un forte impegno in favore della sanità pubblica e che non sia giusto che le strutture private debbano prosperare per l’assenza o peggio ancora per le carenze strutturali della sanità pubblica.
Da qualche giorno è diventata di dominio pubblico la paventata chiusura dell’Hotel Roma Palace per fare posto ad una struttura sanitaria privata. Pur riconoscendo le finalità assistenziali e terapeutiche della residenza sanitaria assistita ed il diritto dei disabili a fruire di un’assistenza qualificata diffidiamo l’Amministrazione comunale di Sant'Agata Militello dal concedere il richiesto cambio di destinazione d’uso dell’albergo precisando sin d’ora che se ciò dovesse accadere impugneremo nei modi e nelle forme previste dalle vigenti leggi il provvedimento autorizzativo. Riteniamo scellerata l’eventuale scelta di chiudere una delle due strutture recettive funzionanti con la conseguente perdita di oltre il 50% dei posti letto attualmente disponibili e nello stesso tempo ipotizzare un progetto sostenibile di futuro turistico per la città. Invece di potenziare la recettività alberghiera si va in controtendenza e si chiudono le strutture esistenti. Ed i turisti dove andranno ad alloggiare? Chiediamo al Sindaco di rigettare l’istanza della ditta “Salutaria” invitandola a trovare altre soluzioni, ma, nel contempo, ribadiamo la necessità di un forte impegno in favore della sanità pubblica e che non sia giusto che le strutture private debbano prosperare per l’assenza o peggio ancora per le carenze strutturali della sanità pubblica. 
