PRG Sant'Agata, incontro al Comune

Giorno 15/11/2007 si è tenuto presso la sala consiliare del Comune di Sant'Agata Militello un incontro fra i progettisti della variante generale del PRG e le forze sociali, le associazioni, gli ordini professionali, gli artigiani e le imprese. L’incontro convocato per le ore 18:30 ha invece avuto inizio alle ore 19:15, per problemi tecnici e/o per mancanza di rispetto degli organizzatori nei confronti degli interlocutori. Gli interlocutori in realtà erano pochissimi, una ventina in tutto, fra questi sei sette persone rappresentavano il Consorzio Imprese Santagatesi (CIS), ma oltre alla quasi assenza degli interlocutori, va ricordato l’incontro per la totale assenza del dibattito; infatti il consulente per la progettazione (prof. Trombino ) ed il responsabile della progettazione (ing. Contiguglia) hanno totalmente eluso le domande formulate dai pochi partecipanti (solo 4-5 persone hanno posto qualche domanda), e gli organizzatori hanno risposto a stento in modo generico e superficiale, senza mai entrare nel merito delle domande.
Atteggiamento questo che ha scoraggiato i già pochi partecipanti e che quindi ha avuto come risultato che alle 21 e qualche minuto tutto era già concluso e si ritornava tutti a casa. L’incontro per circa un’ora ha visto il prof. Trombino parlare presentando le linee generali della variante, dalla presentazione è emerso che l’unica possibilità di economia per il territorio e quella legata al turismo; sotto questa ottica si sviluppo il nuovo strumento urbanistico. Il prof. Trombino si è dimenticato che su Sant'Agata gravita la popolazione scolastica di tutti i paesi limitrofi e forse si sarebbe potuto pensare a prevedere un polo scolastico e comunque sicuramente in prossimità di zone con scuole incomplete si deve prevedere una zona destinata all’edilizia scolastica e bisogna rendere più accogliente l’arrivo della popolazione scolastica proveniente dai dintorni che se ben gestita può essere portatrice di economie; che a Sant'Agata esiste un presidio ospedaliero e anche in questa direzione occorre progettare; che il porto non può solo essere pensato come turistico, ma è anche previsto come commerciale e peschereccio (cosa che nella sua presentazione non si evince); che S.Agata merita di avere anche un polo culturale, di cui i progettisti non hanno mai fatto menzione; che è necessario pensare ad un polo sportivo, perché invece la zona sportiva (impianto sportivo “Fresina”) viene delimitata, non prevedendo gli spazi necessari all’ampliamento naturale della struttura e alla creazione di un palazzetto con piscina, campi di pallavolo,ecc.? Perché il palazzetto dello sport è stato spostato invece nel centro urbano, in una zona che già soffre per mancanza di idonei percorsi stradali e di parcheggi?
Il territorio è mortificato dalle scelte fatte. Sanguinera – Vallebruca – Iria – S.Basilio – San Giovanni, Sprazzì-Fiorita, Cavaretta, Minà, Gaglio, Muti, Salarona, ScafoneTiranni, Scafone Cipollazzi, Serra Bernardo, Pairò, Orecchiazzi, Astasi, San Leo, Torrecandele, San Giuseppe, ecc. Si è lungo l’elenco delle nostre contrade ma il nostro corpo urbano sembra mutilato dei sui arti, le nostre contrade non sono prese in considerazione alcuna. Niente, il vuoto, è previsto nelle zone adiacenti le storiche contrade santagatesi
Ci sono solo zone vincolate da una mappatura grigia che indica la presenza di falde e indica l’impossibilità di edificare su quei territori (N.B. lo studio geologico è di massima, è non è uno strumento idoneo a predisporre la variante che si sta predisponendo, e tutti lo sanno, ma il sacrifico di alcuni è il vantaggio di altri quindi…. ).
Lo studio geologico ha escluso la possibilità di espansione delle numerose zone BN, ma addirittura comportato in molti casi l’impossibilità di riproporre le previgenti destinazioni di zona, in poche parole non solo non c’è espansione della zona edificabile, ma addirittura molti di quelli che prima potevano costruire oggi non possono più.
Nelle contrade non sono previste infrastrutture, né un insediamento turistico ricettivo, né la riqualificazione del tessuto urbano esistente. Forse i progettisti non hanno mai guardato le nostre colline, il rapporto che c’è tra le colline e il mare è fantastico. Le bellezze artistico, paesaggistiche e ambientali che il territorio santagatese offre al turista non si possono limitare alla “villetta”, posta sul lungomare a pochi metri dalla strada in mezzo a tante altre strutture in c. a.. Già un tratto del litorale santagatese fin ad oggi abbandonato, dove le canne, con la mareggiate frusciavano al vento, ha lasciato il posto ad una selva di pilastri in cemento armato. Solo cemento, questa è la valorizzazione che vogliamo di tutta la nostra costa? Il territorio è una risorsa afferma l’ing. Trombino e la risorsa può determinare delle convenienze... Delle convenienze? Per chi? viene da chiedersi. Il territorio è mutilato dalle scelte fatte.
Il prof. Trombino nella seconda parte dell’incontro ha presentato il Piano degli insediamenti produttivi (P.I.P)
Il PIP prevede la realizzazione di 48 lotti, nella zona fra il porto, il torrente Inganno e la statale 113 tale zona subisce un radicale cambiamento e tutti questi terreni guadagnano moltissimo rispetto al valore agricolo che avevano nel nostro PRG. I lotti dovrebbero avere estensione da 1200 mq a 2000-3000 mq, all’interno dei lotti saranno realizzati capannoni e residenze per i proprietari. I lotti potrebbero fare gola a molti ! Devo osservare che quando alcuni componenti del CIS sono intervenuti per chiede notizie su come saranno ceduti i lotti è sembrato svegliarsi dal torpore il Signor Sindaco, che ha richiamato il prof. Trombino che aveva parlato di bandi assicurando che l’Amministrazione fra alcuni mesi, (nota personale, magari nel periodo a ridosso delle formazione delle compagini elettorale per le prossime amministrative) si prodigherà per fare in modo che si possa pensare ad un sistema che favorisca le imprese del consorzio (cosa che sicuramente sarà fatta in conformità alle norme di legge vigenti, aggiungo io). Lo schema di Massima della Variante al PRG e il PIP, fra poco saranno sottoposti all’approvazione del Consiglio Comunale, difendiamo il nostro territorio da scelte poco chiare e prepariamoci tutti insieme per difendere i nostri diritti con gli strumenti a nostra disposizione.

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