Contestato il progetto del porto

Sono state presentate dall'Associazione "Progetto Sant'Agata", Venerdì 7 Marzo 2008, presso la Capitaneria di Porto di Milazzo, undici osservazioni - come da legge ex art. 4 D.P.R. 509/97 - sul progetto preliminare presentato dalla Società "Marina delle Eolie srl." per il completamento del Porto di Sant'Agata.
Preliminarmente non si può non osservare la mancata sensibilità da parte dell'Amministrazione Comunale nel non presentare pubblicamente alla cittadinanza ed ai pescatori in particolare, il progetto in questione.
Una opera di tale e vitale importanza per la nostra cittadina avrebbe meritato sicuramente una conoscenza capillare, approfondita ed un dibattito articolato e pubblico.
Speriamo soltanto che tutto ciò non prefiguri un ennesimo e scandaloso caso quale quello della discarica di Oliva.
Naturalmente la nostra Associazione prende sin da ora l'impegno - in tempi brevissimi - di presentare e dibattere il progetto pubblicamente.
La nostra Premessa alle undici Osservazioni racconta la cronistoria del Porto di Sant'Agata, sin dall'inizio e da parte di tutte le Amministrazioni succedutesi, nato e pensato per garantire e sviluppare le esigenze e gli interessi della marineria locale in un quadro di compatibilità e sinergia con la destinazione anche turistica e commerciale dell'opera, fino ad arrivare alla precedente che era riuscita, oltre che ottenere un finanziamento di £. 3.4000.000 per la rifioritura della mantellata, a farlo inserire nell'Accordo di Programma Quadro Trasporti.
Inserimento che permise un finanziamento immediato di 15 miliardi di Lire.
Le Osservazioni
Si contesta l'ammissibilità del progetto in quanto la Società in questione richiede la concessione demaniale per nautica da diporto mentre il Porto cui si riferisce l'istanza presenta anche quella commerciale e peschereccia.
Ed anzi è proprio per le esigenze dell'importante flotta peschereccia santagatese che il Porto è stato pensato, concepito e progettato.
Insospettisce, fra l'altro, che la Società presentatrice del progetto, sia stata costituita qualche giorno prima della presentazione del progetto e con un capitale sociale irrisorio.
Inoltre il progetto definitivo risulta sovradimensionato rispetto allo studio di fattibilità che aveva permesso al Comune di Sant'Agata di ottenere l'inserimento nella A.P.Q. Trasporti.
Addirittura il progetto della Marina delle Eolie prevede un ampliamento del progetto definitivo redatto dall'UTC, oltre che risultare difforme dal Piano Regolatore del Porto. Infatti un ampliamento abnorme subisce la già gigantesca banchina di riva, probabilmente per agevolare lo sfruttamento edificatorio dei terreni a ridosso della strada, aumentando la distanza dalla battigia. E' prevista una costruzione in cemento armato di notevolissima estensione (290.000 m3) con dislivello di 6 metri sul livello del mare e con ulteriori edifici su di essa alti fino a 30 metri di altezza. Con gravissimo pregiudizio del paesaggio e del territorio.
Le aree demaniali marittime nel progetto presentato vengono trasformate, in barba a qualsiasi rispetto dell'ecosistema marino, del paesaggio e dell'ambiente in un ammasso di cemento con destinazione in parte residenziale ed in parte ricettiva. Sono infatti previste, con una densità edilizia esorbitante, ville, alberghi e residences che deturpano il paesaggio e finirebbero per trasformare la zona in un gigantesco dormitorio.
Trattasi in realtà di esasperato sfruttamento immobiliare di aree demaniali con finalità esclusivamente speculative a spese del patrimonio paesaggistico e naturale.
La natura commerciale del Porto di Sant'Agata Militello viene mortificata se si considera che non è stato preso in considerazione neanche l'attracco per gli aliscafi o per servizi di trasporto regionale o infraregionale.
Per non parlare poi della caratteristica principale, quella peschereccia, dove sono previsti esclusivamente il mantenimento degli attuali spazi; senza alcuna proposta migliorativa e di incremento e sviluppo delle attività che, naturalmente, sarebbero conflittuali con il tipo di finalità presa in considerazione.
Non viene proposto alcuno spazio per le attività a terra dei pescatori, non sono previsti locali per le cooperative, per le attività ricreative, ne volumi per attività connesse alla pesca.
Non è addirittura prevista un area da destinare a mercato ittico al fine di permettere la vendita e la commercializzazione del pesce nel rispetto della rigorosa normativa esistente.
Infine viene osservata l'anomalia di ubicare, incredibilmente, nell'arenile utile alla balneazione, una attività cantieristica, con grave pregiudizio per l'offerta turistica..
Ed ancora non si può non sottolineare l'assurdità di non avere preso in nessuna considerazione il problema della viabilità di accesso al Porto, visto il rilevantissimo incremento del traffico veicolare che subirebbe, a causa dell'immenso dormitorio che diventerebbe il Porto stesso, la già insufficiente viabilità esistente.
Pertanto è stato richiesto di dichiarare inammissibile e/o improcedibile la richiesta della Marina delle Eolie e di rigettarla. In subordine di imporre le necessarie prescrizioni in relazione alle problematiche ed alle esigenze sopra fatte valere.

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