Veglia di preghiera nella Chiesa Santa Lucia

La Corale “San Francesco” anima la veglia di preghiera per i giovani delle tre comunità parrocchiali Un numeroso gruppo di giovani provenienti dalle tre Comunità parrocchiali santagatesi, alle 21,30 circa, accolto dal parroco don Gaetano Franchina, ha preso parte nella parrocchia Santa Lucia, alla veglia di preghiera animata dalla Corale “San Francesco d’Assisi”.
Il 3 ottobre, da diversi anni ormai, infatti, i giovani della Corale “San Francesco d’Assisi” danno l’opportunità a tutti i loro coetanei e non solo di richiamare alla mente attraverso il canto, la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio…il “Transito” (ricordo del giorno della morte 03/10/1226) del serafico san Francesco d’Assisi. Noi, - ha affermato la direttrice della Corale, Irene Restifo Pecorella, – abbiamo scelto il nome di questo santo per la nostra Corale per cercare pur con i nostri limiti di rispecchiare lo spirito giovane che animò la sua vita…il nostro augurio è che tanti giovani possano amarlo!!!
Durante la veglia, guidata da don Calogero Tascone, vicario parrocchiale della chiesa madre cittadina, si poteva percepire un clima intenso di preghiera ed allo stesso tempo di serenità e gioia. Nella breve omelia, don Calogero, sottolineando come sia un impegno “colossale” presentare la figura di San Francesco si è soffermato su queste tre parole: povertà, provvidenza, pace. Il giovane prelato cosi si è rivolto ai giovani: “imparate ad essere semplici… donate qualcosa che avete in più… oggi tutti abbiamo guardaroba pieni, due o più cellulari etc…. provate quanto è bello “far dono”… abbiate sempre fiducia nella divina Provvidenza… è Lei che segna la vita… sull’esempio di san Francesco imparate a costruire legami di pace iniziando dalla vita quotidiana, costruendo unità nei vari ambienti: famiglia, scuola, lavoro, comunità parrocchiale.
Non poteva mancare il ricordo alla Madonna che i giovani hanno fatto attraverso il canto del Magnificat. La veglia, dopo il canto del Padre nostro e la benedizione, si è conclusa con il canto “Pace sia, pace a voi” animato dal battito delle mani.
Per i giovani santagatesi questa è stata un occasione per fermarsi, lontani da Tv e altri divertimenti e riflettere sui valori cristiani che oggi vengono sempre più meno. Accostarsi alla figura di un santo è certamente motivo per verificare la propria vita umana e cristiana.

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